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Messina: i beni confiscati sono anche beni comuni? Ne parla l'assessore Ialacqua

Nella sede di "Addiopizzo", sabato scorso, รจ intervenuto anche l'attuale assessore all'autogestione dei beni comuni, Daniele Ialacqua, che nei due anni di esperienza del Laboratorio dei Beni Comuni e la Democrazia Partecipata riuscรฌ ad elaborare un regolamento sui beni comuni, che ancora purtroppo รจ aggrovigliato nelle maglie della burocrazia comunale e non solo.

All'inizio del suo intervento, Ialacqua parte dalle stragi mafiose a cavallo tra gli anni '80 e'90 che fecero piombare la cittร  in un clima di guerra tra clan rivali e la situazione odierna, che ci offre una mafia cambiata almeno sul fronte degli attentati, come dimostra l'operazione "Beta": "si parla di meno, si scrive di meno, ma non significa che รจ stata debellata. รˆ entrata nel Palazzo. Proprio l'ingente patrimonio di beni confiscati, ci fa capire come la mafia รจ sempre stata forte a Messina. Ma non si รจ fatto ancora quel salto di qualitร  da simbolica a dire che lo Stato c'รจ. Da qui, riempire di contenuti i beni sottratti anche all'abbandono. Certo i beni confiscati alla mafia hanno dato vita ad attivitร  di recupero di zone anche agricole con l'apporto di cooperative sociali. In fondo, il bene comune diventa tale se viene recuperato alla libera fruizione. E veniamo al nodo regolamento. Nonostante le lotte che ancora l'amministrazione porta avanti in tema di legalitร , al Comune ci si trincera ancora dietro una mentalitร  ottocentesca. Forse abbiamo precorso i tempi, ma ancora oggi tale regolamento รจ fermo nelle mani della burocrazia, poichรจ non sono riuscito a far capire al dirigente al ramo che un bene comune non รจ un bene del Comune per cui produce un congruo canone, ma il ritorno dell'affidamento di un bene non รจ il canone, ma l'attivitร  sociale sul territorio, la sua rigenerazione, per sostenere associazioni come "Addiopizzo" e altre."

"Purtroppo, questo messaggio non passa. Ma questo messaggio รจ giร  passato in ben 108 Comuni in tutta Italia, dal piรน grande (come Bologna) al piรน piccolo. Per non parlare che questo non si puรฒ fare, perchรจ il Comune di Messina รจ in pre-dissesto. Ma il pre-dissesto ti consente, comunque, di valorizzare il bene, - spiega - in aggiunta al valore sociale dello stesso. Certo non siamo diventati operativi in questo settore dell'autogestione dei beni comuni, per cui non mi ritengo soddisfatto. Perรฒ, almeno, in questi giorni ha avuto la luce il regolamento antimafia, dove รจ anche prevista la lotta al gioco d'azzardo, che probabilmente ha indotto qualcuno a farmi un attentato informatico scaricando completamente la mia carta di credito."

"Ritengo sia collegato a questo. - dice Ialacqua - E di riscontri ne ho avuto dalla gente comune, che finalmente ha in mano uno strumento che puรฒ consentire alla cittadinanza di non rovinarsi giocando. Spero che, alla fine, si possa giungere all'approvazione di questo regolamento sui beni comuni per dare un segnale alla comunitร , che magari non si esprime, ma che vuole risposte dall'Amministrazione comunale".

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